La chiesa parrocchiale di Caramagna Piemonte
Assunzione di Maria Vergine, ex chiesa dell'abbazia di Caramagna, è sorta
parecchi secoli or sono, possiamo fissarne la data di fondazione: 28 maggio
1028. Nell'abbazia di Caramagna si stanziarono le monache di San Benedetto
e vi restarono con alterne vicende fino al 1444, anno in cui Papa Felice V
ordinò la soppressione dell'ordine femminile sostituendolo con l'ordine dei
monaci di San Benedetto. Il comportamento poco edificante dei monaci
benedettini provocò l'allontanamento degli stessi e la loro sostituzione
con i Gerolimiti di Ospedaletto in Lombardia. La convenzione prevedeva per
i monaci benedettini che se ne andavano, il pagamento di una pensione
annua. Papa Gregorio XV dava la sua approvazione nel febbraio 1622.
L'ultimo abate effettivo di Caramagna fu Francesco Gaetano Saluzzo Miolans
dei marchesi Garessio, nominato nell'anno 1759. Personalità di un certo
rilievo, vivrà a lungo fino al 1793.
L'abbazia di Caramagna fu tra quelle che durarono più a lungo, tuttavia
si avvicinava ormai al suo epilogo. Ne poteva essere diversamente, inserita
in un attivo tessuto urbano, diventava sempre più indispensabile per la
comunità come i sacerdoti secolari che si occupassero principalmente della
cura delle anime. Il giorno 20 settembre i monaci di San Gerolamo
rinunziavano all'abbazia di Caramagna e si trasferivano a Biella. Restava
invece l'abate che diventava parroco.
Oggi dell'antica abbazia resta la chiesa divenuta parrocchia. Fu in un
primo tempo affidata alla diocesi di Cuneo, poi a quella di Saluzzo ed
infine passò definitivamente sotto la giurisdizione della diocesi di
Torino. L'ex chiesa abbaziale si affaccia su una tranquilla piazzetta
ombreggiata dagli alberi del giardino comunale. Costruita intorno al 1000,
vide scomparire progressivamente le primitive caratteristiche: dalla
facciata furono eliminati il rosone centrale, il portale e le guglie
gotiche che vennero sostituite da forme neoclassiche accentuate. Questi
lavori iniziati nel 1819, continuarono saltuariamente fino al 1843 senza
l'intervento di alcun architetto. Anche l'interno della chiesa subì con il
passare del tempo, delle modifiche; in origine aveva 4 altari e una sola
navata, mentre il pavimento si trovava all'incirca a 120 cm. di profondità
rispetto al piano attuale.
Durante la ristrutturazione della chiesa ai tempi dell'abate Urbano di
Miolans negli anni 1518-'19, secondo alcuni, la navata centrale sarebbe
stata semplicemente modificata, secondo altri completamente rifatta. Aggiunte
invece le due navate laterali in stile gotico. I rifacimenti più marcati
risalgono allo stesso periodo in cui si operò in modo discutibile ed
indiscriminato sulla facciata. Con il passare dei secoli furono aggiunte,
lungo le navate laterali, della cappelle. La prima ad essere costruita fu
quella dell'Annunziata nella seconda metà del 1500; nel secolo successivo
furono aggiunte altre cappelle, l'ultima, quella del Carmine, risale al
1792. All'interno va tenuto presente il pulpito di pregevole fattura,
raffigurante tre teste di leone, del 1638. E' tuttavia all'esterno, nel
campanile e nell'abside, che si conserva maggiormente il ricordo del
passato più lontano. Il campanile fu fatto costruire dall'abate Tommaso di
Sur tra il 1464 e il 1465 con materiale della precedente costruzione.
Per ammirare le sobrie linee dell'abside pentagonale, occorre
inoltrarsi nel cortiletto interno della casa parrocchiale. L'attuale casa
parrocchiale è quella costruita all'inizio del 1759, a sostituzione della
vecchia abbazia, ad opera dell'ultimo abate effettivo Francesco Gaetano
Saluzzo Miolans Garessio, che comunque non venne mai ultimata.
La casa parrocchiale incorpora una parte della vecchia abbazia che si
trova subito a ridosso della chiesa e funge da collegamento tra la nuova
ala e il vecchio impianto della chiesa.
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